domenica 23 gennaio 2011

Novità e aggiornamenti.

Cari tutti, ultimamente non ho avuto tempo di aggiornare il blog, eppure di cose ne son successe.
Il 18 gennaio è finalmente uscito Il Divoratore, ed è uscito in pompa magna. Potrete trovarlo egregiamente esposto nelle migliori librerie. Sulla bandella è scritto: " Il caso letterario dell'anno". Ecco. Io non lo so cosa significhi. Credo che ogni anno si cerchi un nuovo caso, un esordiente su cui investire. L'onda arriva, travolge e se ne va. Questa consapevolezza in me è radicata. Nessun motivo quindi per montarmi la testa o fesserie del genere. Quello che è certo è che il libro che ho scritto lo amo. Ci credo. Ci ho sempre creduto. Ed è un sogno trovare oggi persone che ci credono assieme a me, scrittori che ho sempre stimato pronti a sostenere il mio lavoro, e una casa editrice importante, come la Newton Compton, disposta a investire sul serio.
Quello che mi preme ricordare è che l'arte in ogni sua forma dovrebbe fregarsene di etichette e consensi. Dovrebbe nutrirsi unicamente di stimoli e ricerche sempre nuove. Di quotidianità, di ricerca dell'umano. Non sono i riflettori ad attrarmi, è il lavoro di scavo a farlo, il lavoro incessante di ricerca dell'identità, qualsiasi essa sia. Ho così tante storie da narrare, e pensare di proporre sul mercato il mio secondo romanzo non mi spaventa. Perché sono sicura di me? No. Tutt'altro. è che non cerco di replicare. Non inseguo il successo. Io cerco la mia voce, me stessa. Può sembrare una frase fatta, liberissimi di pensarlo. Ma le cose per me stanno proprio così. Il successo di questo periodo è accattivante, seducente, ma fino a un certo punto. Se distoglie da quel lavoro di scavo di cui ho scritto sopra è pericoloso. Mi spaventa. A cosa serve pubblicare e vendere in tanti paesi? Un esordio così, a cosa serve? La risposta che do a me stessa è cristallina, e il fantastico Massimo Lugli mi ha dato modo di chiedermelo durante la prima presentazione di venerdì 21 presso la Feltrinelli di Piazza Colonna, a Roma. La risposta che mi è emersa di getto ha placato molte mie inquietudini: il successo serve se ci può rendere più liberi. Più liberi di scrivere, ricercare, approfondire, conoscersi. Spero di avere sempre più tempo da dedicare alla narrativa. In sostanza, più tempo per vivere. Ecco cosa spero.
Per la cronaca il mio secondo romanzo esiste già. è concluso. Niente trucchi, nessun desiderio di diventare una "scrittrice di genere".
Ma procediamo con ordine:
il 20 gennaio a Roma sono stata ospite, presso l'Hard Rock Caffé, di Radio Città Futura. I bravissimi Fabio Luzietti e Valentina Catalucci mi hanno intervistata, e devo dire che è stata una gran bella esperienza.
La sera stessa Francesco Gatti mi ha intervistata in diretta per la sua specialissima trasmissione che è Playlist, in onda alle 21:30 su Rainews24. Per me è stata in assoluto la prima esperienza di diretta televisiva. Ed è stata fotonica.
Il 21 gennaio, come ho già scritto, c'è stata la prima presentazione ufficiale, a presentarmi Mario Sesti, che è intervenuto con lodi ma anche con critiche interessanti (e le critiche interessanti sono ben più utili delle lodi), Paolo Briguglia (che ha letto davvero bene e che nonostante gli impegni teatrali pressanti e l'influenza aggressiva è stato totalmente disponibile)... e soprattutto Massimo Lugli. E qui devo fare un inciso: quando un anno fa lessi l'Istinto del Lupo, uno dei romanzi di Massimo Lugli edito da Newton Compton, , pensai che la Newton è davvero capace di selezionare scrittori italiani capaci. Quando si pensò a nomi che mi potessero presentare pensai a lui, poi di nomi ne vennero altri e tanti, ci chiedemmo se fosse più indicato un giornalista, un regista, o, appunto, uno scrittore. Quando infine tornammo su Lugli e lui ci accordò la sua disponibilità fu per me bellissimo. La generosità e l'entusiasmo con cui mi ha presentata non li davo minimamente per scontati. Mi ha stupita, ed è stato un piacere assoluto e un onore. E l'impatto umano è stato potente. Non capita spesso di incontrare persone capaci di schiettezza, slanci e vitalità vorace.
Quindi grazie. Davvero e di cuore.

L.





10 commenti:

Ivano Bellini ha detto...

sono contento di leggere le cose belle di questo post, però ora mi piacerebbe sapere in sintesi....che diavolo c è dentro quel libro!:)

Lorenza Ghinelli ha detto...

Se ti riferisci al Divoratore, forse la cosa migliore è leggerlo. Se ti riferisci al secondo romanzo occorre aspettare... e se invece Il Divoratore te lo sei già letto e la domanda permane... O MIO DIO! :-D

Ivano Bellini ha detto...

Scusa Lorenza, non avevo notato l immagine ingrandibile del libro con la trama leggibile a destra, bene ora so qualcosa di questo libro, non mi sta venendo una voglia mostruosa di acquistarlo ma mi incuriosisce molto, mi fa anche piacere che tu arrivi dalla stessa terra del grande Fellini che io amo tantissimo...sarebbe una bella coincidenza se trovassi qualcosa di lui nel tuo libro...forse una storia da incubo come "la città delle donne" l hai visto quel film?

Unknown ha detto...

non leggo da una vita roba di genere, questa volta magari ci provo: siamo compaesani e mi è venuta la curiosità di campanile

Anonimo ha detto...

Ciao,
mi ha colpito un'articolo letto oggi sul giornale riguardo il tuo "Divoratore", ambientato a Rimini. Anche per me Rimini è il set ideale per i miei corti, se vuoi vederli:

luigibonizzato.blogspot.com

el tinez(diego) ha detto...

il divoratore..l'ho letto..mi ha ispirato il fatto ke c'era un bambino autistico..sono molto particolari e interessanti certe perosne..volevo sentire com'era raccontato da questa scrittrice..l'ho quasi finito..mi mancano si e no venti pagine le quali nn ho avuto il tempo di leggere oggi ma sta sera mi metto..sono rimasto un pò,come dire,deluso da come agisce l'uomo dei sogni..ma il libro è molto bello..molto scorrevole..molto..molto..nn so come spiegarlo..e questo è grave..ma mi è piaciuto..questo si..e spero di poter leggere molti altri libri di quest'autrice..xke merita secondo me..frasi semplici senza paroloni di impossibile comprensione..e ke non hanno un effetto sonnifero sopratutto..anzi..mi hanno tenuto sveglio tutta una notte..pensare ke certe persone dentro di loro vivono ogni giorno certi problemi..fa stare male..ma è la realtà..chiudo con..COMPLIMENTI miss ghinelli :)

OmmyW ha detto...

Ciao! Ho quasi terminato di leggere "Il Divoratore" mi mancano circa una cinquantina di pagine poco più.
Ti faccio i complimenti mi è piaciuto molto e ho adorato Denny dal profondo del cuore!

Ookami ha detto...

il tuo libro..l'ho comprato solo l'altro ieri,e già mi crea problemi..come diavolo hai fatto..si passano notti con gli stuzzicadenti agli occhi con questo Divoratore..almeno,per me è così,e non intendo notti in bianco per la paura,ma per la morbosità con cui questo tuo libro si fa,divorare,per l'appunto..nessun libro mi ha mai preso così prima d'ora,lo giuro..purtroppo ora ne sono dipendente,e penso proprio che a breve andrò ad iniziarne la seconda metà..non vedo l'ora di arrivare all afine e al contempo spero che non finisca mai..vorrei perdermi per sempre nelle atmosfere che si aggirano per quelle lettere stampate e che mutano,costantemente prendono le forme di mani che ti reggono il mento,ti spingono il capo verso quell'odore di carta che pian piano prende l'odore del Libro..è ipnotico il modo in cui la descrizione della notte in cui scomparvero luca e francesco,ti faccia sentire l'aria notturna fresca e furtiva anche quando si è su di un treno di ritorno a casa al tardo mattino..grazie per ciò che si può definire il libro che contiene sensazioni odori pensieri fotografie e voci percepibili anche a libro chiuso..nemmeno geronimo stilton era riuscito a fare tanto ^ ^ lui mette solo gli odori come dice mia cugina..ovviemente non intendo sminuire il tuo romanzo,anzi..voglio esaltarlo,facendoti capire che le persone hanno bisogno di cose materiali,fisiche come illustrazioni e immagini a pop up ottenute da packaging inimmaginabili,lettering particolari..invece tu,solo lettere..solo legno che avidamente ha bevuto inchiostro che a sua volta aveva assorbito e ghermito per sempre i tuoi pensieri..hai un dono e se persino io riesco a capirlo o in qualche modo a percepirlo,vuol dire che non bisogna essere colti o intellettuali per capirlo..comunque sia,pongo fine a questa logorrea infinita notturna e rumorosa per andare a letto spero sempre che quel signore sulla copertina del Libro non mi inviti con un ghigno a leggere anche questa notte..porgo i miei complimenti come segno di ammirazione nei tuoi confronti e se posso ancora darti del confidenziale tu,ti porgo la buonanotte. Con umiltà e devozione,D'Andrea Alessandro..

Lorenza Ghinelli ha detto...

Ragazzi, grazie davvero!
I vostri feedback sono un regalo bellissimo!
Mi scuso per le mie risposte così tardive, ma le vostre lettere arrivano a un vecchio indirizzo di posta che non è più attivo. Ci sono stati tantissimi stravolgimenti in questo mio periodo di vita, e l'unica strumento che uso per comunicare e aggiornare è facebook. Solo oggi sono tornata a visionare il blog.
Grazie ancora, di cuore.
Il prossimo romanzo uscirà a gennaio, o poco più avanti. Vi dico già che sarà tanto diverso, non mi sento una scrittrice di genere. Racconto le paure, questo sì. Ognuno di noi le sperimenta quotidianamente, e questa volta ho voluto farlo in modo nuovo, senza appigli al paranormale.
è una storia vera, ma mi ha fatta sognare mille volte di più del Divoratore.
A presto!
L.

Anonimo ha detto...

Libro meraviglioso! Scritto nello stile che piace a me! L'ho letto tutto in un pomeriggio, l'altro ieri! Non mi sono fermata nemmeno per mangiare! E ieri sono andata in libreria a comprare "La Colpa" che più tardi inizierò a leggere! Complimenti!